Rocio Heredia, Arte del metallo - Tecniche tradizionali di cesello e sbalzo. Artista della generazione messicana contemporanea.

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            Rocío Heredia
Mostra:

"Ispirazione divina"

In esposizione 44 opere del periodo 1997 - 2002.

Data: Maggio-Giugno 2001.

Luogo: Centro Cultural Loyola di Monterrey, A.C.

Direzione:  Hidalgo 2260 Poniente, Colonia Obispado,

Monterrey, Nuevo León, Messico.

Telefono: (52) 8 347-8125 e 8333-2508.

 

Presentazione della mostra "Ispirazione divina"
del Lic. Horacio Cantú Flores, restauratore.

     Qualcuno qui ha ricordato che " ogni opera d'arte rappresenta l'espressione dello spirito, essendo possibile plasmare e comunicare un'espressione mediante una determinata tecnica".

     In origine l'icona era un'immagine a futura memoria, la rappresentazione o ritratto di una persona che, per la sua testimonianza di vita cristiana e devozione, era meritevole di essere ricordata e portata ad esempio.    

      
Lic. Horacio Cantú, Rocío Heredia, Sra. Graciela Ríos de Fernández Lic. Horacio Cantú, Rocío Heredia
e la signora Graciela Ríos de Fernández.

       L'icona equivale ad un immagine sacra dedicata a Dio e realizzata su legno e metallo con tecnica e stile particolari.

     "Ispirazione divina" è il titolo scelto da Rocío per la sua prima mostra personale, un titolo molto azzeccato, secondo me, dato che non è possibile studiare il suo lavoro solamente dal punto di vista dell'opera d'arte o della tecnica elaborata o della struttura prescindendo dal suo alto contenuto spirituale.

  E' importante sottolineare ora che non sono solo l'abilità tecnica, la pratica e l'esercizio, la disciplina e la pazienza che rendono possibile la creazione di queste opere ma è soprattutto l'interiorità spirituale dell'artista che permette di infondere in ciascuna opera la capacità di trasmettere il messaggio religioso e renderne possibile la lettura e l'interpretazione.     

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             L'artista Don Efrén Ordóñez
          Villalobos con la moglie, signora
               Sylvia Jones de Ordóñez

         

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      L'esperienza di ritrovarsi di fronte ad un'icona deve essere, oltre che artistica, mistica e spirituale, la rappresentazione dell'unione dell'umano con il divino. Un'icona non si deve solo guardare ma anche sentire, perchè solo così è possibile cogliere il vero significato che racchiude.


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    Sono certo che i conoscitori della materia apprezzeranno le magnifiche icone cesellate di Rocío, e ne seguiranno anche in seguito il percorso artistico. I non esperti d'arte potranno imparare ad amare questa splendida forma d'arte grazie al fascino che ne emana.     

     Buona Fortuna a Rocío, con l'augurio che questa possa essere la piattaforma di lancio per la sua arte e la sua profonda spiritualità.

 Presenterà le sue opere in metallo

di MARIANA FIGUEROA/Giornale El Norte  venerdì 18 maggio 2001.

Sr.Jaime Alfredo Heredia Guitiérrez, Sra. Finny de la Paz de Heredia y Gabriela Heredia de la PazMonterrey, Messico.- Il metallo è stato ispiratore dell'artista Rocío Heredia, la quale ha trasformato lamine di stagno in più di 30 opere nelle quali i rilievi, le tessiture e gli ornamenti minuziosamente dettagliati raffigurano la Vergine, i santi e i simboli rappresentativi delle religioni cattolica ed ebraica.  L'esposizione delle opere, di formato variabile comprese almeno 15 miniature di 8x10 centimetri, sarà inaugurata dal restauratore Horacio Cantú giovedì prossimo 24 maggio alle 20.30 al Centro Culturale Loyola.     La serie di opere, permeata di un forte sentimento religioso e brillante di luce, fu iniziata circa tre anni fa, quando Heredia iniziò a sperimentare la tecnica del cesello e ne scoprì la bellezza.  "Il mio primo contatto con questa tecnica mi ha dato un'idea della ricchezza dell'arte del metallo, risvegliando in me la sensibilità per le arti visive".  "La mia ispirazione e creatività derivano principalmente dalla tecnica del cesello e dello sbalzo, le quali richiedono la capacità di disegnare e la manualità per manovrare gli attrezzi".   L'arte di Heredia, che è membro della Società dei Cesellatori Americani e della Società Americana degli Orefici rimarrà esposta fino al 1 giugno.

 
Presenterà le sue opere in metallo

di MARIANA FIGUEROA/Giornale El Norte   Lunedì 21 maggio 2001.

     Rilievi, tessiture e ornamenti minuziosamente intagliati su più di 30 fogli di stagno,    danno vita ai simboli rappresentativi  delle  religioni  Ebraica e Cattolica nell'opera  di Rocío Heredia ispirata dal metallo.

     L'esposizione delle opere, di formato variabile comprese almeno 15 miniature di 8x10 centimetri, sarà inaugurata dal restauratore Horacio Cantú giovedì prossimo 24 maggio alle 20.30 al Centro Culturale Loyola.

     La serie di opere, permeata di un forte sentimento religioso e brillante di luce, fu iniziata circa quattro anni e mezzo fa, quando Heredia iniziò a sperimentare la tecnica del cesello e ne scoprì la bellezza.

      "Il mio primo contatto con questa tecnica mi ha dato un'idea della ricchezza dell'arte del metallo, risvegliando in me la sensibilità per le arti visive".


                    Gesù Maestro

  "La mia ispirazione e creatività derivano principalmente dalla tecnica del cesello e dello sbalzo, le quali richiedono la capacità di disegnare e la manualità per manovrare gli attrezzi".    Le sue prime opere combinano la pittura ad olio dei volti dei personaggi religiosi con le applicazioni di foglia d'oro e pietre.  Nelle ultime opere troviamo anche volti sbalzati direttamente nello stagno.

     "Mi piace lavorare con lo stagno se riesco a manipolarlo come voglio" dice Heredia, "e mi piacciono i motivi religiosi ebraici e cattolici perchè fin da bambina ho studiato in scuole religiose e Dio è sempre stato presente nella mia vita".

     Un tratto caratteristico dell'opera di Heredia, che è membro della Società dei Cesellatori Americani e della Società Americana degli Orefici, è la passione per il dettaglio e per il principio che più il dettaglio è realizzato in piccolo, meglio è.

     Psicologa di professione per la Università Regiomontana, l'artista esporrà per la prima volta prima di andare a studiare a New York con il celebre maestro cesellatore Valentin Yotkov.

     "Vado a studiare le tecniche che mi permetteranno di lavorare metalli più nobili come l'argento e l'oro, tecniche che necessitano di un gran lavoro di martello e cesello, ma mi hanno detto che potrò anche imparare a realizzare i miei strumenti personali", commenta ancora Heredia.

     "La Madonna Nera di Chestokowa, "La Vergine di Guadalupe", "Il Re David" e "Sant' Antonio da Padova", sono alcune delle opere che potranno essere ammirate alla mostra, che rimarrà aperta nello spazio culturale fino al 1 giugno.                                    

E' un'arte di santi, vergini e angeli

di Mario Prado Cabrera/Giornale El Porvenir   venerdì 1 giugno 2001.

     La sua ispirazione non si basa solamente sulla bellezza del metallo ma su motivi profondamente religiosi che l'hanno portata a trasformarla in una serie di icone sulle quali spiccano con grande espressività santi, vergini e angeli.   Come afferma la stessa Rocío Heredia la sua esperienza di studente cattolica le ha offerto l'opportunità di venire direttamente a contatto con la bellezza delle immagini cristiane.  "La Vergine di Vladimir" e "Nuestra Señora del Rocío" sono solo due delle opere che il pubblico regiomontano può ammirare al Centro Culturale Loyola, in una mostra dal titolo "Ispirazione Divina"che è in corso dal 24 maggio.  Si tratta di 44 opere realizzate in formati di 8x10 cm., 27x37 cm. e trittici .   "All'inizio cominciai con piccole targhe e per curiosità passai a lavorare il metallo, con risultati interessanti", ha affermato l'artista, la cui opera è ormai nota a livello internazionale. E' infatti membro della Società dei Cesellatori Americani e della Società Americana degli Orefici.

     "Il mio primo contatto con questa tecnica mi ha dato un'idea della ricchezza dell'arte del metallo, risvegliando in me la sensibilità per le arti visive".  In seguito ha prodotto una serie ulteriore di opere senza mai abbandonare il sentimento religioso proprio del suo lavoro.  "Iniziai con piccoli santini studiando i volti e le mani, che sono la parte più espressica del quadro".     

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       Ha rivelato che nel suo lavoro utilizza principalmente stagno, ma anche foglia d'oro e alluminio, ai quali dà forma in un tempo che può variare da un giorno a due mesi, come nel caso dei trittici.

     "Attualmente la mia ispirazione e creatività derivano principalmente dalla tecnica del cesello e dello sbalzo, le quali richiedono la capacità di disegnare e la manualità per manovrare gli attrezzi".

     Per perfezionare ulteriormente la sua tecnica e apprenderne delle nuove, Heredia pensa di andare a New York al prossima settimana, dove frequenterà un corso nello studio del maestro Valentin Yotkov a Brooklyn.

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     "E' una delle scuole più prestigiose del suo genere negli Stati Uniti, dove spero di imparare a maneggiare gli attrezzi per il cesello e a lavorare metalli come l'argento e l'oro in futuro.

     "Ho avuto consensi dal restauratore Lic. Horacio Cantú Flores, che ha detto: "i non esperti d'arte potranno imparare ad amare questa splendida forma d'arte grazie al fascino che emana dalle opere di Rocio".

In mostra la sua ispirazione

LAURA TIJERINA/Giornale El Norte Edición Sierra Madre.

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                   Rocío Heredia
       e la signora Sylvia Jones de Ordóñez
 

Dopo molti mesi di lavoro, Rocío Heredia ci presenta le opere che formano la mostra "Ispirazione divina", composta da 44 lavori in stagno sui quali sono impresse le immagini più rappresentative delle religioni cattolica ed ebraica.

    Durante la cerimonia d'inaugurazione, il 24 maggio al Centro Culturale Loyola di Monterrey, Horacio Cantú ha letto una presentazione realizzata appositamente per l'occasione.

    "Ispirazione divina è un titolo molto azzeccato per l'opera di Rocío, dato che la sua arte rimarca la sua abilità per la lavorazione del metallo ed è allo stesso tempo inseparabile dal suo profondo significato religioso", ha detto Horacio Cantú.

   

    Inoltre ha affermato che tutte le opere rappresentano l'espressione dello spirito attraverso l'utilizzo comunicativo di una tecnica specifica.   La lavorazione delle opere è iniziata quattro anni e mezzo fa, quando l'artista ha cominciato ad interessarsi alla tecnica dello sbalzo.

    "Il mio primo contatto con questa tecnica mi ha dato un'idea della ricchezza dell'arte del metallo, risvegliando in me la sensibilità per le arti visive", ha commentato l'artista.

     L'autrice, psicologa di professione all'Università Regiomontana e membro della Società dei Cesellatori Americani e della Società degli Orafi Americani, ha in progetto di studiare nuove tecniche di lavorazione del metallo a New York.     

                                                        

                  Libro degli ospiti

 

   Traduzione italiana di Barbara Tampieri